Il Cammino del Perdono sui passi di Celestino  è un’esperienza unica per coloro che amano camminare e sono alla ricerca di un’occasione di turismo slow e sostenibile.

Celestino V e il

Cammino del Perdono

Il cammino si estende per 214 km circa da L’Aquila a Sant’Angelo Limosano, passando per alcuni dei borghi più suggestivi dell’Appennino Centrale, tra Abruzzo e Molise.

Il percorso, si sviluppa su sentieri, carrarecce e tratturi e permette di visitare i luoghi che hanno visto la presenza del Santo, tra cui eremi, abbazie e monasteri, e di immergersi nella bellezza della natura incontaminata, la storia e l’arte dell’Appennino Centrale, abruzzese e molisano.

Ma cosa rende così speciale questo cammino?

Certamente la figura di Pietro del Morrone, meglio conosciuto come Papa Celestino V, ha un ruolo fondamentale in ogni aspetto del nostro progetto:

  • dalla creazione di un percorso immerso nel verde incontaminato, sui passi di Celestino alla riscoperta del proprio benessere interiore;
  • alla fruizione in 4 giorni di completo relax per favorire una profonda meditazione camminata che aiuta a eliminare lo stress accumulato e ripartire con rinnovata energia;
  • la narrazione lenta e attenta delle nostre guide, dei borghi, della storia e dell’arte per riscoprire le infinite meraviglie di cui, il caos quotidiano e lo stress accumulato, ci impediscono di godere pienamente.

Celestino V, fu un eremita che visse in solitudine per gran parte della sua vita. Nel 1294 fu eletto Papa, ma il suo pontificato durò solamente cinque mesi, il cammino permette di scoprire i luoghi che hanno segnato la sua vita, tra cui l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, dove il Santo visse per molti anni e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila, dove venne incoronato Papa.

Il percorso è adatto a tutti, anche ai meno esperti, grazie alla presenza di supporto logistico e guide preparate, può essere affrontato in gruppi organizzati o in autonomia con l’ausilio di un kit del pellegrino, completo di tutto quanto necessario ad organizzare l’esperienza, guida illustrata, tracce GPS, dettaglio delle strutture convenzionate nei borghi attraversati e un paio di sorprese sicuramente gradite al pellegrino.

Il Cammino del Perdono sui passi di Celestino è un’esperienza unica, che permette di coniugare la spiritualità con la scoperta del patrimonio culturale e ambientale dell’Italia centrale.

Il percorso rappresenta una vera e propria immersione nella natura, nella storia e nell’arte, in cui ogni passo è un invito alla riflessione e alla meditazione. Inoltre, il cammino è l’occasione per incontrare altre persone con cui condividere e arricchire questa esperienza.

Il Cammino è l’occasione ideale per rigenerare il corpo e la mente, per cancellare lo stress accumulato e ripartire alla grande con nuove inaspettate energie.

Celestino V è il Papa eremita che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa cattolica, figura importante per la spiritualità e la religiosità dell’Italia, la sua vita da eremita ha ispirato molti fedeli e non solo, che hanno intrapreso un cammino spirituale alla ricerca di sé stessi e della propria fede.

Ecco perché il Cammino del Perdono sui passi di Celestino è un’esperienza unica e indimenticabile, un’opportunità per scoprire i luoghi che hanno segnato la vita del Santo, immergendosi nella natura e nella spiritualità.

La vita di Celestino V da eremita

San Pietro Celestino V, noto anche come Pietro da Morrone, è stato il primo pontefice ad abdicare alla carica di Papa nel 1294. Prima di diventare Papa, Pietro da Morrone ha condotto una vita di eremita sulle montagne dell’Abruzzo, seguendo la regola benedettina e dedicandosi alla preghiera e alla meditazione.

La sua scelta di vivere da eremita non fu casuale, ma piuttosto il risultato di una profonda riflessione sulla sua vocazione e sulla sua missione. Inizialmente, Pietro da Morrone aveva intrapreso la vita monastica presso l’Abbazia di Santa Maria di Faifoli, ma in seguito decise di ritirarsi sul Monte Morrone, dove visse in una grotta per diversi anni, seguendo una vita di penitenza e di preghiera.

Fondò la congregazione dei Celestini, seguaci della regola benedettina più stretta, fondata nel 1264 sotto Urbano IV, indossavano una tunica bianca, con scapolare e cappuccio nero. Erano obbligati a povertà strettissima e alla più rigida astinenza dalle carni, salvo il caso di grave malattia.

La vita da eremita di Pietro da Morrone, che più tardi sarebbe diventato San Celestino V, è stata caratterizzata da una forte solitudine, ma anche da un profondo senso di spiritualità e di fede.

Egli trascorreva le sue giornate in preghiera e meditazione, e si dedicava alla lettura dei testi sacri e alla scrittura di opere spirituali.

La sua vita da eremita gli permise di acquisire una grande conoscenza delle scritture e della teologia, ma soprattutto gli consentì di sviluppare una profonda relazione con Dio.

Egli trovava pace e consolazione nella solitudine e nella preghiera, e questo gli permise di mantenere la sua fede anche nei momenti più difficili della sua vita.

La vita da eremita di Celestino V è stata un esempio di dedizione e di spirito di sacrificio, ma anche di umiltà e di devozione. Egli ha dimostrato che la solitudine non è sinonimo di isolamento, ma può essere un’opportunità per rafforzare la propria fede e per avvicinarsi a Dio e a se stessi.

Mausoleo di Celestino
Papa Francesco apre la Porta Santa istituita da Celestino V

Quindi per riepilogare

La scelta di San Celestino V di abdicare alla carica di Papa è stata influenzata dalla sua vita da eremita. Egli ha capito che la sua missione era quella di pregare per la Chiesa e per il mondo, e che questa missione poteva essere meglio compiuta attraverso la vita da eremita. La sua abdicazione fu quindi una scelta consapevole, motivata dalla sua profonda fede e dalla sua dedizione alla Chiesa.

La vita da eremita di Celestino V ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e della spiritualità. Egli ha dimostrato che la solitudine può essere una via per l’avvicinamento a Dio, e che la preghiera e la meditazione sono strumenti fondamentali per la crescita spirituale e personale.

La sua vita da eremita è un esempio di fede e di dedizione, che può ancora ispirare e guidare coloro che cercano una vita più profonda e significativa.

Il Cammino del Perdono è l’occasione perfetta per conoscere te stesso, trovarti o ritrovarti e raggiungere la serenità, la gioia e riscoprire la pace interiore.

“Buon Cammino!”

Vieni a scoprire il patrimonio culturale e ambientale dell’Italia centrale, coniugando la spiritualità alla bellezza della natura e dell’arte.

Il percorso si estende per 214 km circa e si sviluppa su sentieri, carrarecce e tratturi. Vedi disponibilità prossime date in calendario