Il Cammino del Perdono dal Morrone a Santa Maria di Collemaggio per la Perdonanza Celestiniana

La capacità di perdonarsi e di accettarsi reciprocamente conduce inevitabilmente ad una condizione di equilibrio e di pace che nulla può compromettere. Questa esigenza storica rende il “Cammino del Perdono” in Abruzzo ben più importante di un semplice percorso turistico. Sulle tracce degli antichi avvenimenti storici risalenti al XIII secolo in chiusura dell’epoca medievale, il Movimento Celestiniano ha ricostruito in oltre 40 anni di attività, quei percorsi spirituali ed umanistici che hanno caratterizzato quell’epoca tanto intensa quanto ricca di contrasti come il 1200. Il perdono fu la chiave che all’epoca ricondusse alla pace, alla fine delle crociate ed si inserì nella fase di chiusura del Medio Evo. Sulla storia e la vita di San Pietro Celestino V è nato nell’Abruzzo Aquilano un percorso che attraversa mete quasi sconosciute permette un viaggio non solo fisico, ma anche emozionale, legato ai culti cristiani e e ricco di tutte le culture e le religioni che nei secoli hanno fuso le loro esperienze fra i monti di questa regione ancora intatta al suo interno. Il Cammino è parte integrante dei riti preliminari alla Festa della Perdonanza Celestinana, iscritta dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal 2019.

La celebrazione della Perdonanza Celestiniana è da secoli viva testimonianza di una tradizione che comprende riti e celebrazioni che si tramandano ininterrottamente dal 1294 e che forniscono un senso di continuità e di identità culturale all’intera comunità della città e della provincia dell’Aquila. La tradizione fu ispirata da Papa Celestino V, che nel 1294 emanò una storica Bolla pontificia con la quale concesse l’indulgenza plenaria a chiunque, confessato e pentito, si fosse recato nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio tra i vespri del 28 agosto e i vespri del 29 agosto di ogni anno. La celebrazione è scandita da vari momenti che si svolgono nell’arco di due settimane e iniziano con il “Cammino del perdono”, che attraversa diversi villaggi lungo un itinerario di 80 km e termina all’Aquila, dove inizia una serie di eventi culturali e rievocazioni che durano fino al 28 agosto, giorno in cui si svolge il “Corteo della Bolla”, dal centro storico alla Basilica di Collemaggio.

Anche quest’anno L’Aquila e le Comunità del territorio hanno assolto al loro dovere, che ritengono religioso e civico, del trasferimento del Fuoco del Morrone dall’Eremo celestiniano dal Monte Morrone, vicino Sulmona, sino all’Aquila per sottolineare l’apertura della Festa della Perdonanza Celestiniana.

Il cammino celestiniano ha avuto inizio il 16 Agosto con la discesa dall’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone di una fiaccolata e si è avviato attraverso varie tappe e soste ripercorrendo il tracciato della venuta all’Aquila, nel 1294, di Pietro del Morrone, successivamente incoronato Papa Celestino V nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio da lui immaginata e voluta.

L’itinerario ha attraversato quest’anno le località di Bagnaturo, Sulmona, Pratola Peligna, Raiano, Goriano Sicoli, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Molina Aterno, Acciano, Santa Maria del Ponte di Tione, Fontecchio, Ripa Fagnano, Caporciano-Chiesa S. Maria di Centurelli, Villa S. Angelo, S. Demetrio Né Vestini, S.Eusanio Forconese, Fossa – S. Maria a Cryptas, Onna – Chiesa S. Pietro Apostolo, Paganica , Pianola, Collemaggio -L’Aquila.

Quest’anno due eventi salienti hanno segnato il Cammino. Il primo è stata la sosta di giovedì 19 Agosto a Castelvecchio Subequo dove tra il 1215 e il 1216 Frate Francesco di ritorno da Roma arrivò e si fermò in questa Vallata Subequana, ospite dei Conti dei Marsi a Gagliano. La tradizione vuole che affacciandosi dal loro dimora, il Santo indicasse il luogo per l’edificazione del Convento che ancora oggi porta il suo nome.

Il secondo, il 21 Agosto, è stata una giornata dedicata al riconoscimento della PERDONANZA CELESTINIANA come Bene Immateriale Culturale dell’Umanità da parte dell’UNESCO presso la splendida Chiesa Celestina di Santa Maria di Centurelli di Caporciano, luogo di particolare bellezza che conserva la storia dei Celestini, amministratori delle vie tratturali dell’Abruzzo interno, luogo di antica produzione dello zafferano.

La sera del 23 Agosto il Fuoco è tornato ad illuminare la Basilica di Santa Maria di Collemaggio dove è rimasto acceso per tutto il periodo delle celebrazioni della 727esima “Festa della Perdonanza Celestiniana” conclusa il 29 Agosto, giorno di San Giovanni Battista.

Scritto da:

Massimo Alesii