Una Fiamma Millenaria che Trascende il Tempo: Nel calore della Perdonanza Celestiniana arde una fiamma ancestrale, illumina le radici della storia e cattura il cuore di chiunque la incontri.

L’Antica Fiamma:

Il Cammino del “Fuoco del Morrone”

Nel cuore della tradizione della Perdonanza Celestiniana si cela un’antica fiamma che ancora oggi arde con forza.

Il “Fuoco del Morrone“, il primo evento della Perdonanza, trae origine da un momento epico nella storia di Pietro del Morrone, noto come Celestino V. Questo grande uomo di fede e spirito partì dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, a dorso d’asino, intraprendendo un corteo memorabile che lo condusse trionfalmente all’Aquila il 27 luglio 1294.

Passi nel Passato, Illuminati dalla Fede: Camminare sul sentiero del “Fuoco del Morrone” significa ripercorrere le orme di un grande uomo di fede, Pietro del Morrone, che con passione e spirito ha lasciato un’impronta eterna nella storia.

L’Inizio di una Tradizione: Rievocare il Passato

L’anno 1980 segnò l’inizio di un’importante tradizione: la rievocazione del cammino intrapreso da Celestino V.

Ogni anno, i tedofori accendono una fiamma sacra, il “Fuoco“, nell’eremo morronese. Da lì, inizia una corsa emozionante attraverso un percorso che si snoda lungo diverse giornate e coinvolge vari comuni. Questi coraggiosi portatori del “Fuoco del Morrone” attraversano terre intrise di storia e significato, portando avanti un legame millenario che unisce passato e presente.

Dove la Storia si Fonde con l’Emozione: L’arrivo del “Fuoco del Morrone” alla Basilica di Collemaggio è un momento di rara intensità, quando l’antica fiamma si unisce all’emozione dei fedeli, dando vita a una celebrazione che attraversa i secoli.

La Fiamma dell’Unione e della Fede

L’emozione e il valore simbolico del “Fuoco del Morrone” raggiungono il culmine quando, con passione e dedizione, i tedofori giungono nella Basilica di Collemaggio, all’Aquila.

Qui, in un luogo carico di storia e simbolismo, accendono il tripode dando inizio alle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana e al corteo storico della Bolla del Perdono, un documento di grande rilevanza storica e religiosa. Questo momento solenne, generalmente il 23 agosto, segna l’inizio di una settimana di festività e celebrazioni dedicate alla memoria di Celestino V e al suo impatto sulla fede e la cultura.

La Perdonanza Celestiniana

Un evento storico-religioso che ha luogo annualmente ad agosto all’Aquila, rappresenta un legame profondo tra il passato e il presente. Istituita nel 1294 da Papa Celestino V attraverso la Bolla Pontificia “Inter sanctorum solemnia,” l’evento concede l’indulgenza plenaria a coloro che visitano la basilica di Santa Maria di Collemaggio dal 28 al 29 agosto. Questa celebrazione è un precursore del Giubileo universale della Chiesa cattolica e si accompagna a varie altre manifestazioni civiche e storiche che si estendono per l’ultima settimana di agosto.
La ricorrenza è “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal 2011 ed è stata iscritta nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’UNESCO nel 2019.

La Perdonanza Celestiniana non è solo un evento religioso, ma un’occasione per promuovere valori universali di riconciliazione, perdono e pace.

Il Fuoco del Morrone

Il “Fuoco del Morrone” è l’evento che dà inizio alle cerimonie della Perdonanza Celestiniana. Questa tradizione si basa sul corteo con cui Pietro del Morrone, futuro Papa Celestino V, partì dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, nel comune di Sulmona, e fece il suo ingresso trionfale all’Aquila il 27 luglio 1294.
Durante questo percorso, i tedofori accendono la fiaccola, chiamata “Fuoco”, nell’eremo morronese. Poi, portano di corsa la fiaccola attraverso varie località della valle Subequana e della conca aquilana, fino ad arrivare alla Basilica di Collemaggio, all’Aquila, dove accendono il tripode. Questo gesto rappresenta un legame profondo tra la figura di Papa Celestino V e la città dell’Aquila.

Ogni tappa del cammino rappresenta un momento di condivisione tra le comunità locali e un’opportunità per superare divisioni storiche. Il Fuoco del Morrone, con la sua fiaccola che attraversa terre e città, simboleggia la luce della riconciliazione che può illuminare anche i cuori umani.

Il Fuoco del Morrone edizione 2022
Il Fuoco del Morrone 2

Il Fuoco del Morrone: Un Cammino di Rinascita

Un Itinerario di Fede e Tradizione

L’itinerario del Fuoco del Morrone inizia il 16 agosto con il ritrovo dei partecipanti alla salita all’Eremo di Sant’Onofrio.
La preghiera di ringraziamento segna l’accensione del “Fuoco del Morrone”, che dà inizio alla fiaccolata fino alla Chiesa di S. Pietro a Bagnaturo. Diverse tappe seguono, tra cui la Perdonanza Sulmonese, che prevede la partenza da Pratola Peligna e l’arrivo alla rotonda di S. Francesco della Scarpa, dove si accende il tripode e si incontrano rappresentanze istituzionali.
Si prosegue con la Perdonanza Subequana, con tappe a Goriano Sicoli, Castel di Ieri, Castel Vecchio Subequo e altre località, dove si svolgono cerimonie religiose e civili, benedizioni e firme delle Pergamene delle Perdonanze locali.

Un Legame Incrollabile tra Terra e Spirito: Ogni passo dei tedofori nel “Fuoco del Morrone” è un ponte tra passato e presente, una testimonianza di unità e una promessa di continuare a onorare le radici che ci legano.

La Celebrazione nel Cuore dell’Aquila

Il 23 agosto è il culmine delle celebrazioni, quando il Fuoco del Morrone arriva alla Basilica di Collemaggio. Dopo un itinerario che attraversa diverse località, il Fuoco arriva alla Basilica, dove si accende il tripode e si svolge una cerimonia di apertura della Perdonanza Celestiniana. Viene letta la pergamena sottoscritta dai rappresentanti civili e religiosi delle comunità attraversate, e si apre ufficialmente questa importante celebrazione. La Basilica di Collemaggio, con il mausoleo di Papa Celestino V, è un luogo simbolo di questa festa e un punto di incontro per i pellegrini e i fedeli.

Un Legame Indissolubile

Il “Fuoco del Morrone” non è solo una tradizione antica, ma un legame indissolubile tra il passato e il presente. Attraverso questo cammino intrapreso con fede e determinazione, si celebra l’eredità di Celestino V e si onora il suo viaggio che ha segnato la storia. Questa rievocazione, con il suo spirito di condivisione e unità, riflette il profondo valore della Perdonanza Celestiniana e dell’eredità che ha lasciato.

Preservare l’Antica Fiamma

Siamo invitati a preservare questa antica fiamma, a partecipare al cammino e a lasciarci guidare dalla sua luce mentre attraversiamo le stesse terre che Pietro del Morrone attraversò secoli fa. Il “Fuoco del Morrone” rappresenta non solo un ritorno al passato, ma una testimonianza dell’eterna fiamma della fede, dell’unità e della perseveranza che continua a bruciare nei cuori di coloro che intraprendono questo straordinario percorso.

Celebrazione e Continuità

Ogni anno, l’accensione del “Fuoco del Morrone” è molto più di una semplice tradizione. È una celebrazione del coraggio, della fede e dell’unità che continuano a permeare la storia dell’Abruzzo e dell’intera comunità. Il percorso dei tedofori, attraverso le diverse località e comunità, diventa un ponte tra le generazioni, un simbolo di continuità che collega il passato al presente e al futuro.

Questa celebrazione unica e coinvolgente rende omaggio a una figura storica di grande importanza e alla sua eredità, mentre ispira chi partecipa a intraprendere il proprio cammino di fede e scoperta.

Il Fuoco del Morrone è un esempio di come le tradizioni millenarie possano convivere con l’innovazione e rimanere radicate nella cultura di una comunità.

La celebrazione è arricchita da elementi storici, culturali e religiosi che si intrecciano con le dinamiche sociali contemporanee.

La partecipazione di giovani e anziani, la presenza di autorità civili e religiose, e l’attenzione dei media dimostrano che il legame con la storia non impedisce l’evoluzione, ma anzi, la arricchisce.

In Conclusione

Il “Fuoco del Morrone” rappresenta molto più di una tradizione annuale. È un richiamo alle radici, una celebrazione dell’eredità spirituale e culturale di Celestino V e un impegno a preservare e onorare il passato. Questo percorso, che ha dato vita al “Cammino del Perdono” percorso ogni anno da migliaia di pellegrini, cammino emozionante e significativo attraverso le terre abruzzesi ci ricorda l’importanza di condividere e passare avanti le storie che ci legano alle nostre origini. Ogni fiamma accesa, ogni passo compiuto nel “Fuoco del Morrone” è un tributo all’unità, alla fede e alla forza che ci guidano attraverso il tempo, incanalando l’energia di coloro che hanno percorso questa strada prima di noi e condividendo quella fiamma eterna che brucia nel cuore dell’Abruzzo.

Il Fuoco del Morrone e la Perdonanza Celestiniana rappresentano un legame profondo tra il passato e il presente, tra tradizione e modernità. Questa celebrazione millenaria si rinnova ogni anno, portando con sé un messaggio di speranza, riconciliazione e perdono.
Il Fuoco del Morrone è più di una fiaccola che illumina le strade, è una fiamma che accende i cuori delle persone, unendo le comunità e diffondendo un messaggio di pace che travalica i confini del tempo.
In un mondo spesso diviso, questa celebrazione ci ricorda che il perdono e la riconciliazione sono valori universali che possono ancora ispirare e unire l’umanità.

Un Legame Incrollabile tra Terra e Spirito: Ogni passo dei tedofori nel “Fuoco del Morrone” è un ponte tra passato e presente, una testimonianza di unità e una promessa di continuare a onorare le radici che ci legano.